Centro in provincia di Messina, Mistretta è situata 900 metri sopra il livello del mare, a 17 km. dal Mar Tirreno, sui due versanti di un monte alla cui cima sorge il castello ; conta circa 5.000 abitanti. Borgo celebre per i suoi formaggi e per l'ottima carne che vi si alleva. Di origini antichissime (secondo un'antica leggenda fu fondata dai Ciclopi), molti affermano che sia stata fondata dai Fenici, ma la tradizione fa risalire le sue origini ai Sicani, lasciando prove inconfondibili dei loro stanziamenti nelle costruzioni in pietra e negli oggetti di ceramica, molto simili a reperti di civiltà sicana ritrovati nell’Asia Minore.Nel corso dei secoli il paese ha vissuto periodi molto felici, in quanto fu scelta per la bellezza dei suoi paesaggi da re e imperatori per i loro soggiorni(Federico II la dichiarò città imperiale).I suoi massicci campanili infatti, con le bifore archiacute, sembrano più torri d’avvistamento che segnali d’interesse religioso.
Gli Arabi costruirono il nucleo originario della Fortezza i cui ruderi dominano tuttora la cittadina; in seguito i Normanni l’ampliarono e l’abbellirono. Nel 1282 i suoi cittadini parteciparono all’Epopea dei “Vespri Siciliani” ed i Re Aragonesi la inserirono tra le città demaniali con il titolo di “Imperialis”; Mistretta ebbe così un posto nel Parlamento del Regno. Da quel momento la città subì la stessa sorte del resto della Sicilia, dominata dai Re di Castiglia e d’Austria, dai Borboni e dai Piemontesi, sottomessa a feudatari senza scrupoli, da cui riuscì a riscattarsi con enormi sacrifici. Il patrono del borgo è san Sebastiano, festeggiato il 20 gennaio.