Perderti,
ancora prima
d'incontrarti,
ha sconvolto
l'intimo profondo
nel paludoso inferno
del mio io,
alla ricerca,
sempre,
di turbinii
violenti.
Con l'andare
del tempo,
che non lenisce
le ferite,
anzi,
becero,
affonda lame,
acuendo il rimpianto
per la difformità
che schizza
il mio viso.
Sciolti gli ormeggi,
silente
scivoli
all'orizzonte,
cedendomi
all'incerto
domani.
Giuseppe Romano
25/10/2010
Segnalazione di merito al Concorso di poesia
"Giacomo Giardina" 2011 - Bagheria (PA)
DIKLE
-
𝐃𝐈𝐊𝐋𝐄 𝐙𝐠𝐨𝐝𝐨𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐦𝐢𝐧𝐨𝐯 | 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚
𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚
Žensko izseljevanje iz Nediških dolin
L'emigrazione f...
2 mesi fa
Nessun commento:
Posta un commento