Giancarlo e Katia Sposi

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martedì 28 febbraio 2012

Documentazione

Un polmone verde di 280mila metri quadri, con 13mila metri quadri di prato, aree attrezzate per i giochi, lo sport e il relax, un laghetto e un anfiteatro: è il nuovo parco cittadino di Palermo, uno dei più grandi d'Italia, intitolato al commissario Ninni Cassarà, ucciso dalla mafia il 6 agosto 1985. Al taglio del nastro c'erano il vice direttore generale della polizia, Francesco Cirillo, Laura Iacovoni, vedova del commissario Cassarà e il sindaco di Palermo Diego Cammarata.Il prefetto del capoluogo siciliano Umberto Postiglione.A fare da cornice alla cerimonia d'apertura le esibizioni di pattinaggio artistico nella pista di pattinaggio e una corsa campestre non competitiva lungo i viali del Parco attraversato da quello che un tempo era il letto dell'antico fiume Kemonia. All'anfiteatro si sono esibiti i ragazzi che grazie ad un progetto del Comune hanno frequentato la scuola di Mogol. Tra le meraviglie offerte dal parco Ninni Cassarà, uno splendido agrumeto di diversi ettari, e un curatissimo e colorato roseto.



 Inaugurato il Parco Urbano dedicato a Ninni Cassarà, commissario della Polizia e vice questore aggiunto presso la Questura di Palermo brutalmente ucciso dalla mafia nel 1985. Il parco si estende per 280.000 metri quadrati, con una "superficie verde" di 13.000 metri quadrati. All'interno si trovano un laghetto, diversi piccoli parco giochi e una pista di pattinaggio. I lavori non sono stati ancora ultimati, ma il parco è già fruibile e rappresenta un polmone importante all'interno della città. Palermo 26.11.2011 ( tratto da Google)
 

Documentazione



Il Cafè Letterario

Documentazione






Anfiteatro

Documentazione






 

Documentazione






Veduta dall'alto del Parco

lunedì 27 febbraio 2012

venerdì 17 febbraio 2012

mercoledì 8 febbraio 2012

Comunicazione


Voi che foto fareste????
Concorso fotografico 
Tema: il trascorrere del tempo




Ecco la foto con cui partecipo al concorso virtuale

domenica 5 febbraio 2012

Omaggio al Maestro Ducato



Ieri si è spento a Bagheria il maestro Giuseppe Ducato, aveva 83 anni. Era tra gli ultimi esponenti della lunga tradizione della pittura del carretto siciliano. Faceva parte di una famiglia di artisti. Con i suoi fratelli Minico, Giovanni ed Onofrio, tutti scomparsi negli anni scorsi, aveva reso famosi nel mondo i propri dipinti. Ricordo le varie incursioni nella sua bottega, per fotografare le sue creature, sempre disponibile con tutti. Sempre calmo paziente e preciso nel suo lavoro, trovava il tempo per raccontare episodi, aneddoti unici della sua lunga carriera di "pittore" ascoltando con passione la storia la tradizione di quel mestiere che andava scomparendo.

Autoscatti con il maestro Ducato
Della famiglia Ducato si sono occupati antropologi come Antonio Pasqualino, poeti come Ignazio Buttitta, pittori come Renato Guttuso, lo stesso premio oscar, Peppuccio Tornatore.


Il maestro nella sua bottega


Il maestro con il figlio Michele

La calma e la precisone certosina del maestro
Grazie Maestro per quello che ci lasci lo porteremo sempre con noi.

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