Giancarlo e Katia Sposi

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lunedì 23 luglio 2012

Comunicato

Anche quest'anno si svolgerà a Castel di Tusa ( Prov. di Messina ) dal 28 Luglio al 3 Agosto 2012 la IV Edizione dell'Avventura nella Fotografia curata dal maestro della fotografia Vincenzo Montalbano, buona fotografia a tutti.

Reportage Sicilia Selinunte ( Prov. di Tp )

La città di Selinunte, fondata alla metà del VII secolo a.C. da coloni di Megara Hyblaea, ha avuto un ruolo di grande rilievo nella storia dell'antica Grecia. Il nome della città, Selinus, deriva dal selinon una pianta che nasce spontanea nella zona. Il Parco Archeologico di Selinunte, istituito fin dal 1993, è considerato il più ampio ed imponente d’Europa: si estende per 270 ettari e comprende numerosi templi, santuari e altari. Costituisce uno dei centri di maggiore interesse per studiosi, archeologici e visitatori, fornendo nel campo dell'urbanistica, dell'architettura militare templare, della scultura e dell'arte funeraria una testimonianza ed un ruolo insostituibile nella storia e nell'archeologia del mondo antico. L'eccezionalità di Selinunte è data dalla vasta quantità delle sue rovine, dalla loro mole e dal loro pregio, tutti elementi che, insieme, è difficile rintracciare in altre parti del mondo occidentale. I resti di Selinunte sono divisibili in tre aree principali, l’Acropoli, la collina orientale, e il santuario della Malophoros.









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domenica 22 luglio 2012

Reportage Sicilia Castelvetrano ( Prov. di Tp )


Castelvetrano, grande centro agricolo, per la produzione della vite e delle olive è situata tra le fertili vallate dei fiumi Delia e Belice, in una zona collinare a 187 metri s.l.m.. L’esistenza della città è documentata storicamente dagli Angioini in poi, ma le sue origini risalirebbero alle antiche popolazioni sicane di Legum e successivamente alle colonie dei veterani selinuntini destinati a custodire le derrate, da cui il nome “castrum veteranorum”. Sotto il dominio di Federico III, Castelvetrano viene data in baronia ai Tagliavia, divenendo con i Tagliavia-Aragona la “capitale” dei loro possedimenti. Con Carlo V nel 1522, la città viene elevata a contea e con Filippo II a principato. Nel 1600 la città attraversa un periodo di decadenza con carestie e pestilenze seguito nel secondo ‘700, da una lunga ripresa. Dopo numerose dominazioni, anche Castelvetrano come le altre cittadine siciliane è coinvolta attivamente nei moti risorgimentali, e con l’unità d’Italia, il suo dominio passerà nelle mani della famiglia Saporito che riuscirà a dare l’avvio a numerose attività industriali. A loro si deve la costruzione del teatro Selinus. Da visitare è il centro storico, interessante per le tre piazze contigue, (Umberto I, Cavour e Don Carlo d’Aragona). A tre chilometri dal paese, la chiesa della Santissima Trinità di Delia, monumento arabo-normanno.


Fontana della Ninfea

Panoramica



Museo Civico

Chiesa di S. Trinità di Delia

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giovedì 19 luglio 2012

20° Anniversario



In via D'Amelio un albero è stato posto a memoria del luogo dell'uccisione di
Paolo Borsellino e della sua scorta.

Il
19 luglio 1992, dopo aver pranzato a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove viveva sua madre. Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa 100 kg di esplosivo a bordo (semtex e/o tritolo) detonò al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche i cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, ferito mentre parcheggiava uno dei veicoli della scorta. Il 24 luglio diecimila persone partecipano ai funerali privati di Borsellino (i familiari rifiutarono il rito di Stato, poiché la moglie Agnese Borsellino, accusava il governo di non aver saputo proteggere il marito, voleva una cerimonia privata senza la presenza dei politici), celebrati nella chiesa di Santa Maria Luisa di Marillac, disadorna e periferica, dove il giudice era solito sentir messa, quando poteva, nelle domeniche di festa. L'orazione funebre la pronuncia Antonino Caponnetto, il vecchio giudice che diresse l'ufficio di Falcone e Borsellino: «Caro Paolo, la lotta che hai sostenuto dovrà diventare e diventerà la lotta di ciascuno di noi». Pochi i politici: il presidente Scalfaro, Francesco Cossiga, Gianfranco Fini, Claudio Martelli. Il funerale è commosso e composto, interrotto solo da qualche battimani. Qualche giorno prima, i funerali dei 5 agenti di scorta si svolsero nella Cattedrale di Palermo, ma all'arrivo dei rappresentanti dello stato (compreso il neo Presidente della Repubblica Italiana, Oscar Luigi Scalfaro), una folla inferocita sfondò la barriera creata dai 4000 agenti chiamati per mantenere l'ordine, la gente mentre strattonava e spingeva, gridava "FUORI LA MAFIA DALLO STATO". Il Presidente della Repubblica venne tirato fuori a stento dalla calca, venne spintonato anche il capo della polizia. Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista MicroMega, così come in un'intervista televisiva a Lamberto Sposini, Borsellino aveva parlato della sua condizione di "condannato a morte". Sapeva di essere nel mirino di Cosa Nostra e sapeva che difficilmente la mafia si lascia scappare le sue vittime designate. Antonino Caponnetto, che subito dopo la strage aveva detto, sconfortato, "Non c'è più speranza...", intervistato anni dopo da Gianni Minà ricordò che "Paolo aveva chiesto alla questura – già venti giorni prima dell'attentato – di disporre la rimozione dei veicoli nella zona antistante l'abitazione della madre. Ma la domanda era rimasta inevasa. Ancora oggi aspetto di sapere chi fosse il funzionario responsabile della sicurezza di Paolo, se si sia proceduto disciplinarmente nei suoi confronti e con quali conseguenze". Una settimana dopo la strage, la giovanissima testimone di giustizia Rita Atria, che proprio per la fiducia che riponeva nel giudice Borsellino si era decisa a collaborare con gli inquirenti pur al prezzo di recidere i rapporti con la madre, si uccise.

http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Borsellino

domenica 8 luglio 2012

Prove techiche




Club Barbe e Baffi F.lli Locatelli

Nell'ambito del Carnevale di Malcesine svoltosi il 13 Maggio 2012, erano presenti una trentina di personaggi molto simpatici e particolari nello stesso tempo, giudicate voi. Si tratta di una associazione in club di barbe e baffi. Nel lontano 1965 un gruppo di amici bergamaschi inizia a girare l’Europa per le gare di barba e baffi. Nell’occasione del Mondiale di Mapello venne costituito il “Club di barba e baffi” dei F.lli Locatelli. Con la morte del presidente nel 1995, l’anno seguente, il gruppo viene rilevato dal Sig. Panza Bruno, attuale presidente. Si tratta di un gruppo di circa trenta persone che girano l’Europa partecipando a sfilate in costume d’epoca con abito abbinato al tipo di baffo e/o barba. Nell’agosto 2002 abbiamo avuto l’onore di organizzare il Campionato Europeo di Barbe & Baffi, in quel di Carvico (BG).

Il Presidente Bruno Panza








Club Barbe e Baffi F.lli Locatelli











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