In Angelo Battaglia, le forme visive
in movimento creano una seducente innovativa bellezza di configurazioni
atemporali.
Nel 1978 la produzione grafica di
Angelo Battaglia, presentava opere, dai titoli: "Tempo dell'amore";
"Ritratto di una Folk"; "Ricordo dell'Ignoto";
"L'uomo e il capitale"; "Struttura universo";
che creavano una molteplice sperimentazione di volumi tridimensionali
apparentemente statici, viventi negli ampi spazi del cielo ignoto, già tematica
del suo lavoro creativo.
Altre sue opere non più grafiche ma
fotografiche, dal titolo "La Cala 3.0" (2014 - 2018) sono in
continuità con la sua produzione precedente, e con gli studi della
"Psicologia percettiva" degli anni Sessanta e Settanta. Le possibili
parentele sono da ricollegare con gli autori della Optical Art, e precisamente
con la Bridget Riley e con l'ungherese Victor Vasarely, e con gli artisti e gli
architetti dell'Istituto d'Arte "Bauhaus" fondato nel 1919, nonché
con la rivista olandese "De Stiyl" fondata nel 1917, aggiungerei gli
studi di Rudolf Arnheim, sui linguaggi della percezione visiva. La sua ricerca
continua a rappresentare o ad accentuare, come precedentemente, i valori
visivi, che attraverso le griglie modulari e l'utilizzo del retino da lucido,
creano maggiormente l'illusione ottica del movimento, offrendo allo
spettatore-fruitore il rapporto diretto con le opere, quasi estranei alla
stessa soggettività dell'autore.
Inoltre, Angelo
Battaglia, realizza altre opere nel 2019 e come nel 1978 si affida
nuovamente al disegno, e ad un informale astrattismo cromatico che configura il
suo linguaggio lirico-simbolico, dai titoli: "Cono della vita";
"Sguardi paralleli"; "Nucleo"; "Omaggio a un
Rege" e "Diamante" in continuità e con maggiore sintonia con
la geometrizzazione del segno, che approfondisce con l'indagine esoterica che
riguarda l'arcano universo del numero. Tale incisiva scelta possiamo
evidenziarla nell'opera: "Cono della vita" dove attraverso la
strettoia del cono capovolto, racconta le date o la successione degli eventi dell'esistere.
Per concludere, possiamo affermare
che in Angelo Battaglia, la sua sintesi immaginativa: prodotta dai processi
conoscitivi che lo coinvolgono direttamente, risiede nella ricerca di una
perfezione informale astratta e intellettiva, capace di ricreare seducente
innovativa bellezza di configurazioni atemporali.
(Testo scritto da Francesco Federico.
Palermo, 6-11 maggio 2019)
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Diamante 2019 |
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Cono della vita 2019 |
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Omaggio a un Rege 2019 |
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L'uomo e il capitale 1978 |
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Struttura Universo 1978 |
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Tempio dell'Amore 1978 |
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Ritratto di una Folk 1978 |
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Ricordo dell'Ignoto 1978 |
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Sguardi paralleli 2019 |
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Nucleo 2019 |
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