Santa Maria di Leuca sorge sul promontorio Japigio sulla punta estrema dello sperone d’Italia che termina sull’alta scogliera di Punta Meliso, proprio dove il mar Ionio e l’Adriatico si abbracciano permettendo allo spettatore di godere di uno spettacolo assai raro: assistere sia al sorgere del sole nelle acque dell’Adriatico sia al suo tramontare in quelle delle Ionio. In questo punto a Santa maria di Leuca le continue correnti sembrano solcare ed arare il mare tanto che a volte è possibile notare una diversità di colore fra le acque; per la gente comune si tratta dei due mari che si incontrano, ma nella realtà non è così perché siamo di fronte allo Ionio avendo già lasciato l’Adriatico.
Le sue origini storiche sono avvolte in numerose leggende che le hanno attribuito per molto tempo l’immagine di un luogo meraviglioso e di fantasia. Una leggenda infatti narra che la penisola salentina penda verso est perché un dio dell’antica Grecia per compiacersi la volle tutta per sé. Inoltre un affresco risalente al 600, situato sulla volta della Sacrestia della chiesa di S. Giovanni Battista a Parabita, sembra raccontare come erano e come venivano allora viste le Marine salentine: Gallipoli, Castro, S. Isidoro e naturalmente anche Leuca di cui subito si riconosce il promontorio con il Santuario circondato da alcune abitazioni. Ciò che più sorprende è la rappresentazione di una sirena coronata con 2 code che con gli occhi chiusi(presumibilmente morta) galleggia sull’acqua.
http://www.leuca.info/leuca/origini-leuca.asp
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