La storia millenaria della città di Otranto è stata da sempre influenzata dalla sua proiezione verso oriente. Il Capo Palacìa, posto a pochi km a sud di Otranto, rappresenta infatti, il lembo di terra più ad est d'Italia. La città è stata anche definita come la Bisanzio del Salento. Ciò deriva dalla grande influenza che l’Impero erede nel Medioevo della gloria di Roma ebbe su queste sponde dell’Adriatico, che ebbe notevoli ripercussioni anche a livello artistico e architettonico. La Chiesa di San Pietro viene spesso associata a quella di Santa Sofia a Costantinopoli mentre la Cripta della Cattedrale alla “Cisterna” di Bisanzio. Un'altra denominazione attribuita a Otranto è quella di Tiro d’Italia data da Cassiodoro, romano della gens Aurelia, per il commercio ed il commercio. L’altra sponda adriatica è molto vicina tanto che Pirro aveva progettato di unire Otranto con Valona attraverso un ponte di navi.
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