Isola di Vulcano
È l'isola più meridionale dell'arcipelago delle Eolie: 21 chilometri quadrati di superficie; 500 metri di massima elevazione nel monte Aria. Due gli approdi, sugli opposti versanti del promontorio del monte Vulcanello: Porto di Levante, dove attraccano i traghetti provenienti da Milazzo, e Porto di Ponente. La natura vulcanica dell'isola si manifesta in modo appariscente nel Gran Cratere, che si apre a 391 metri di quota: raggiungerne il bordo è escursione che merita la fatica per la bellezza di uno scenario singolare e l'ampiezza della vista tutt'intorno, dalle coste siciliane alle altre isole eoliane. L'ultima eruzione risale alla fine dell'Ottocento, ma i fenomeni di vulcanismo secondario, le cosiddette «fumarole», sono ancora frequenti. Citata nell'Odissea, l'isola era nota come «Terasia» e poi come «Hierà», ovvero sacra, perché ritenuta sede di Efesto, dio del fuoco, che i Romani per l'appunto chiamavano Vulcano. Nonostante le recenti fortune turistiche, nelle zone meno impervie l'isola si pratica ancora la viticoltura: celebre è la Malvasia delle Lipari, titolare di specifica Doc.
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