Giancarlo e Katia Sposi

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lunedì 21 febbraio 2022

L'arte del ferro

 


A pochi chilometri da Palermo, nella splendida cittadina delle settecentesche ville di Bagheria, città ricca di tradizioni culturali, popolari e patria di famosi artisti come il pittore Renato Guttuso, il poeta Ignazio Buttitta, il matematico Giuseppe Bagnera, il linguista Franco Lo Piparo, il giurista Francesco Scaduto, il fotografo Ferdinando Scianna, lo scultore Carlo Puleo, il regista Giuseppe Tornatore e tanti altri artisti di rilievo, del panorama artistico e artigianale, esiste una piccola esposizione d’arte moderna che coniuga l’arte del ferro con l’artigianato. Il maestro Benedetto Fricano nella sua piccola officina di periferia, dismessi i panni di fabbro tornitore, ha intrapreso una carriera “artistica” che sicuramente era innata nel suo estro di artista del ferro, realizzando delle vere e proprie opere d’arte, lavorando un elemento difficile come appunto il ferro, modellandolo con una semplicità unica e realizzando svariati oggetti comuni che ritroviamo nella quotidianità di ogni giorno.

 

L'officina-museo

Oltre a svariati oggetti artistici come, la mascotte dei mondiali di Italia ’90 “Ciao”, la Sicilia con le sue provincie, lo stemma della Trinacria, l’Italia, vari oggetti sacri e crocifissi, alari artistici per il camino, trasformando per l’appunto l’officina in un vero e proprio museo, sconosciuto ai più, ma che si prefigge lo scopo, di far conoscere l’arte del ferro alle future generazioni nella tradizione culturale.

 

Lavabo antico

Particolare di croce

Ritornando a trovarlo dopo tanti anni di mia assenza da Bagheria, dove con le mie continue irruzioni fotografavo qualche sua realizzazione, ho visto che la sua vena artistica non si è esaurita con la pensione. Da qualche anno il maestro ha elaborato una nuova idea, realizzando varie miniature di cancelli che riproducono gli ingressi delle famose ville di Bagheria, come villa Valguarnera, villa Trabia, il Palazzo Butera, Palazzo Cutò, villa Cattolica, persino l’ingresso del duomo di Cefalù.

 

Alcuni ingressi di ville

Piccoli gioiellini in miniatura curati nei minimi particolari, oltre, a sculture astratte con un proprio significato che il maestro ha voluto dare nella sua rappresentazione artistica. Nella sua officina-museo si possono trovare anche degli oggetti che servivano per la lavorazione del ferro molto antichi come un vecchio tornio, un trapano a colonna del 1897 e una scultura realizzata attraverso la fusione delle scintille da taglio, che credetemi, non ha nulla da invidiare alle opere artistiche di qualche famoso scultore contemporaneo. Il maestro ha curato una propria mostra presso il comune di Bagheria che ha riscosso un notevole successo di pubblico, ma che come al solito succede, con le amministrazioni pubbliche, lasciano il tempo che trovano se non sono poi supportate da una base concreta, per la conoscenza artistica culturale del nostro immenso patrimonio artistico.

Trapano a colonna

Fusione delle scintille da taglio
 

Seguendo il link di seguito riportato, si possono vedere altre foto scattate dal fotografo Mauro D'Agati autore di vari libri fotografici e reportage per giornali come Panorama, Repubblica e foto fatte dal sottoscritto più modestamente. 

https://photos.app.goo.gl/Kb5fKzyLrLiKoVJg9

 

5 commenti:

Caterina ha detto...

Un piccolo angolo di grande arte. Trovo stupende queste opere, mi hanno davvero colpito. È bello sapere che in giro per l’Italia laboratori di arte e artigianato continuano a respirare, a produrre!! Grazie di questo bellissimo post, Angelo. Buona serata.

silvia de angelis ha detto...

Una speciale, e tramandata arte, che trova ispirazione in variegate forme, che non ci lasciano indifferenti per la loro perfetta bellezza...
Buon martedì e un saluto, Angelo,silvia

Pia ha detto...

Amo questi fantastici scultori. Mamma mia che bello!
Grazie, ne conosco qualcuno anche vicino casa mia, pensa un po'...
Ora passo a leggere l'articolo che ci hai indicato.
Grazie e splendide le tue foto. Ciao e buona giornata Angelo.

pino ha detto...

Una rassegna unica che valorizza la vena artistica dei Maestri bagheresi ai quali aggiungerei Dacia Maraini, scrittrice di valore internazionale, anche Lei di origini bagheresi per parte di madre. La dimostrazione che l'Arte si manifesta in ogni angolo del mondo, nonostante i venti di guerra alimentati da politici insensati. Ovviamente i complimenti ai fotografi che testimoniano il valore degli oggetti realizzati con la loro fotografia.

Vivì ha detto...

Mi piacciono gli oggetti in ferro battuto specialmente quelli antichi, curati nei minimi particolari. Un post molto interessante Angelo. Un saluto e un sorriso.

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