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venerdì 24 maggio 2019

Recensione e foto delle opere esposte alla Real Fonderia Palermo

 
In Angelo Battaglia, le forme visive in movimento creano una seducente innovativa bellezza di configurazioni atemporali.


Nel 1978 la produzione grafica di Angelo Battaglia, presentava opere, dai titoli: "Tempo dell'amore"; "Ritratto di una Folk"; "Ricordo dell'Ignoto"; "L'uomo e il capitale"; "Struttura universo"; che creavano una molteplice sperimentazione di volumi tridimensionali apparentemente statici, viventi negli ampi spazi del cielo ignoto, già tematica del suo lavoro creativo.

Altre sue opere non più grafiche ma fotografiche, dal titolo "La Cala 3.0" (2014 - 2018) sono in continuità con la sua produzione precedente, e con gli studi della "Psicologia percettiva" degli anni Sessanta e Settanta. Le possibili parentele sono da ricollegare con gli autori della Optical Art, e precisamente con la Bridget Riley e con l'ungherese Victor Vasarely, e con gli artisti e gli architetti dell'Istituto d'Arte "Bauhaus" fondato nel 1919, nonché con la rivista olandese "De Stiyl" fondata nel 1917, aggiungerei gli studi di Rudolf Arnheim, sui linguaggi della percezione visiva. La sua ricerca continua a rappresentare o ad accentuare, come precedentemente, i valori visivi, che attraverso le griglie modulari e l'utilizzo del retino da lucido, creano maggiormente l'illusione ottica del movimento, offrendo allo spettatore-fruitore il rapporto diretto con le opere, quasi estranei alla stessa soggettività dell'autore.

Inoltre, Angelo Battaglia, realizza altre opere nel 2019 e come nel 1978 si affida nuovamente al disegno, e ad un informale astrattismo cromatico che configura il suo linguaggio lirico-simbolico, dai titoli: "Cono della vita"; "Sguardi paralleli"; "Nucleo"; "Omaggio a un Rege" e "Diamante" in continuità e con maggiore sintonia con la geometrizzazione del segno, che approfondisce con l'indagine esoterica che riguarda l'arcano universo del numero. Tale incisiva scelta possiamo evidenziarla nell'opera: "Cono della vita" dove attraverso la strettoia del cono capovolto, racconta le date o la successione degli eventi dell'esistere.

Per concludere, possiamo affermare che in Angelo Battaglia, la sua sintesi immaginativa: prodotta dai processi conoscitivi che lo coinvolgono direttamente, risiede nella ricerca di una perfezione informale astratta e intellettiva, capace di ricreare seducente innovativa bellezza di configurazioni atemporali.

 

(Testo scritto da Francesco Federico. Palermo, 6-11 maggio 2019)


Diamante 2019

Cono della vita 2019

Omaggio a un Rege 2019

L'uomo e il capitale 1978

Struttura Universo 1978

Tempio dell'Amore 1978

Ritratto di una Folk 1978

Ricordo dell'Ignoto 1978

Sguardi paralleli 2019

Nucleo 2019
Cliccare sulle foto per ingrandirle

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